Yacht, calciatori, ma anche cori e 'fondazioni' amiche. Legge di Stabilità, vi racconto l'assalto alla diligenza



 

         La Politica con la P maiuscola talvolta di distrae. Quella con la p minuscola invece appare attentissima. E la Legge di Stabilità, che doveva mandare in pensione la vecchia Finanziaria clientelare, si è pian piano trasformata da strumento per le grandi scelte, a quello dei piccoli interessi dove si confonde tutto, una notte in cui tutte le mucche sono grigie. Ho raccontato per l'Ansa quel che è successo. Ecco.


        L.Stabilità: lunga no-stop,e scatta assalto micro-norme
        Da bande ad alpini. Battaglia su norma pro scalo Firenze, saltata
        (di Corrado Chiominto)
        Tre milioni per i cori e le bande musicali, 100mila euro per la società Dante Alighieri che promuove l'insegnamento dell'italiano all'estero, 70 mila euro per il museo della civiltà istriano-fiumano dalmata, 500 mila euro all'istituto Suor Orsola Benincasa e alla fondazione Pagliara di Napoli ma anche al museo Maxxi, un milione al Club Alpino Italiano.
        L'assalto delle micro norme alla Legge di Stabilità è scattato alla ventesima ora no-stop di confronti, alle 7,30 del mattino. Ed è durato per un'intera giornata. Alla fine si è votato per oltre trentatre ore. Una lunga maratona, tanto che Renato Brunetta (Fi) ha chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di intervenire. Il plico degli emendamenti approvati è lievitato. M5s ha fatto il conto dei soldi impegnati ed ha tuonato: ''un miliardo di marchette, lupi famelici scatenati''.
      Già la notte era stata lunga, con confronti talvolta aspri. ''Duri ma leali'', li ha definiti il presidente della Bilancio, Francesco Boccia. Sì, erano stati affrontati i grandi temi della sicurezza, della cultura e della previdenza, dopo aver approvato le norme sulle banche. Ma le opposizioni - da M5s a Lega e Fi - erano riuscite a far saltare tre emendamenti della maggioranza, minacciando un duro ostruzionismo. Se fossero intervenuti su ogni emendamento sarebbero serviti ancora giorni per approdare all'aula di Montecitorio.
       Non è passata così la deroga per il nuovo aeroporto di Firenze. Toglieva l'obbligo di Valutazione di Impatto Ambientale (la Via) e di verifica di conformità urbanistica e paesaggistica. ''Era un favore di Stato - ha tuonato la Lega - un affare da centinaia di milioni di euro a favore di chi ha in gestione l'aeroporto: Marco Carrai, uno degli uomini più legati a Renzi''. E' poi saltata un'ulteriore proroga a tutto il 2016 del contratto della gestione del Sistri, che riguarda la raccolta dei rifiuti, alla Selex, società di Finmeccanica. Stop anche al finanziamento di un milione per la fondazione RomaEuropa: ''è gestita dalla moglie del deputato Pd Marco Causi'' ed ex vicesindaco di Roma dimessosi prima di Marino.
       Il resto, piccole micro risorse da spalmare sui diversi territori, hanno invece trovato spazio. I lobbisti fuori dalla porta della commissione Bilancio avevano sorriso quando il vice-ministro Enrico Morando aveva spiegato ai deputati che molti degli emendamenti accantonati e in attesa di riformulazione erano ben visti dal governo. Quel che intendeva è apparso chiaro quando alle 7,30 del mattino, finite le proposte del governo, si è tornati ad esaminare un volumone con sopra la scritta ''emendamenti segnalati''.
       Ai deputati sono stati consegnati, mano a mano, pacchetti di emendamenti riformulati, da tutti i gruppi. Centinaia. Impossibile distinguere il grano dal loglio. Spesso arrivano interventi da non stigmatizzare, attesi da anni. La Bonifica della Valle del Sacco (5 mln) e l'adeguamento all'inflazione del danno biologico Inail, le risorse per le università che potranno assumere nuovi professori e quelle per il fondo delle vittime dell'amianto.
       Ma di sicuro, una volta appeso il cartello 'fine' sull'iter della Legge di Stabilità, ci saranno molte categorie che sorrideranno. E non tutte falcidiate dalla crisi. A calciatori e possessori di yacht sono stati tolti balzelli 'ad hoc' introdotti nel passato. C'e' poi la rottamazione dei camper: 8mila euro per cambiarne uno vecchio inquinante con un euro5. Ne beneficerà l'ambiente, forse i camperisti. Sicuramente i costruttori di caravan. 

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