Fisco da fantascenza. Scontrino fiscale va in soffitta, spesa arriva direttamente su mod.730



 




      Lo scontrino fiscale come lo conosciamo oggi andrà in soffitta. Il fisco punta sempre di più sulla telematizzazione delle informazioni. E, prima in modo anticipato dal luglio 2016, poi a regime dal 2017, estende l’uso della fattura elettronica. Per i contribuenti sarà un doppio regalo: farà superare lo scontrino fiscale, con tutto l’armamentario di multe che lo accompagna, e consentirà di rendere più completi i dati che il fisco inserirà nel 730 precompilato.

       La fattura elettronica è già arrivata per chi fa affari con le amministrazioni pubbliche: dai ministeri agli enti locali, dalle usl alle società pubbliche, tutti dal primo aprile devono emettere fatture in forma elettronica.  Ma presto, con un decreto che approda nel Cdm di martedì per attuare la delega fiscale, la novità viene estesa anche ai privati.  Niente obblighi, che non sono possibili a livello comunitario, ma certo un ‘’caldo’’ invito ad utilizzare questo strumento elettronico di ''certificazione dei corrispettivi'', così si dice in fiscalese.   Chi sceglierà il regime ‘telematico’ avrà un ‘’premio’’ del fisco, non un alleggerimento dei tributi ma di burocrazia, che poi ha un costo e quindi rappresenterà un risparmio che secondo alcuni sarebbe sui 2 miliardi. 

        Il fisco, ovvio, avrà così una maggiore capacità di verifica fiscale, selezionando contribuenti da controllare. Ma anche per le società i benefici sono concreti: avranno priorità nei rimborsi Iva che arriveranno in 3 mesi, non dovranno  applicare lo spesometro per gli acquisti sopra i 3.600 euro, il termine per le verifiche scadrà in 3 e non in 4 anni, non dovranno fare le comunicazioni relative agli acquisti fatti nei Paesi Black List per importi superiori ai 10.000 euro. Insomma, una lista di alleggerimenti burocratici reali.

    Risvolti pratici ci saranno anche per i contribuenti-persone in termini di semplificazione

     Per chi aderisce alla fattura elettronica lo scontrino diventa facoltativo: in pratica perde la funzione ''fiscale''.

     Niente più multe a chi non lo fa e a chi non lo richiede. Niente più chiusura dei negozi. Potrà invece essere rilasciato il tagliando cartaceo a richiesta del cliente. Magari per accertare una vendita e far scattare una garanzia, o per chi ha la necessità di giustificare un acquisto per presentare un rimborso aziendale.

     Poi sarà possibile (come avviene già ora per i biglietti degli aerei o dei treni) riceverlo per via elettronica, magari con una e-mail, pagando con un telefonino. Uno scenario che, viste le nuove tecnologie, non appare più di fantascienza.

     L'altro aspetto, non trascurabile, riguarda il 730 precompilato. Le spese detraibili e deducibili fatte con fattura elettronica - come una visita medica da uno specialista privato - saranno direttamente inserite nella dichiarazione dei redditi che prepara l'Agenzia delle Entrate.

    La strada per il nuovo fisco 2.0 è tracciata. Basta aspettare.

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