Fmi vede deficit al 2,6%. E il 'tesoretto' scompare




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       Visto da Washington il ‘tesoretto’ nascosto tra le pieghe del Def non si vede.
    Il Fondo Monetario Internazionale ha aggiornato le proprie stime e, voilà, il ‘’bonus’’  ipotizzato dal Governo Renzi è sparito. Eppure gli esperti del Fondo sono partiti con buone intenzioni. Hanno alzato le stime della crescita italiana per il 2015 portandola dallo 0,4% stimato a febbraio allo 0,5% di oggi. Ma sono rimasti lontani dallo 0,7% previsto dai tecnici italiani. E poiché la crescita ha un effetto sui conti pubblici, il deficit previsto per l’Italia raggiunge il 2,6%, cioè lo stesso concordato dal nostro Paese con l’Europa.
     In pratica addio Tesoretto. Il governo, infatti, prevedeva un andamento del deficit al 2,5% e per questo, utilizzando la flessibilità concessa dall’Europa,  lo avrebbe fatto salire ulteriormente al 2,6%, liberando così le risorse pari allo 0,1% del Pil, in pratica gli 1,6 miliardi di cui tanto si parla.
     Il Fmi – è noto a tutti coloro che maneggiano i conti pubblici – è solitamente molto avaro nelle sue previsioni. Che di fatto fotografano la congiuntura ‘’a bocce ferme’’.  Il trend che segna è comunque crescente.
     Ma certo se la vaga indicazione che esiste qualche risorsa da spendere ha portato allo scoperto le molte esigenze delle diverse categorie (Poveri, incapienti, pensionati, famiglie con figli, ecc..), la doccia fredda che arriva dall’altra parte dell’oceano ha il pregio di accendere un faro sulla impalpabilità delle risorse trovate tra le pieghe del bilancio.  

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