Il 25 aprile incompiuto, una "to do list" in 13 punti





Una mattina mi son svegliato... e ho pensato che per dire grazie a chi ha liberato il Paese dal nazifascismo bisogna ancora rimboccarsi le maniche.
Ok, vai con una "to do list", tra il serio e il faceto, più serio che faceto.

Bisogna ancora liberare il Paese da:

1) quella pigrizia molle di chi dice che non si può cambiare nulla, e così difende le proprie - piccole o grandi- rendite di potere (rispolverare la parola benpensanti)
2) dal  lavoro sottopagato, vera emergenza del Paese (tracciare elenco dei trucchetti usati per ridurre stipendi o aumentare produttività ed orari di lavoro, dalla creazione di newco all'uso storpiato di strumenti legislativi positivi, come gli stage
3) da quegli imprenditori che hanno sfruttato la crisi per fare ricorso a cassa integrazione e solidarietà (dei lavoratori) e salvare gli utili (i propri). E non pagano gli stipendi approfittando della disperazione di chi vede il baratro del non lavoro (mettere in cantiere inchiesta seria, senza rispolverare gli esempi dei bravi imprenditori salva lavoratori già ampiamente sfruttati dai media).
4) dai politici che hanno saccheggiato un Paese soprattutto dei sogni e delle energie migliori (organizzare corso motivazionale per rilanciare i sogni delle giovani generazioni. Titolo "oltre la Playstation")
5) dall'idea che non serve studio e impegno per riuscire nella vita (lanciare campagna in favore della meritocrazia e contro l'uso di amici e compari per trovare un posto di lavoro o avere riconoscimenti nel lavoro e nella società - manifesto principale con la foto di Razzi segnata dal timbro "non idoneo").
6) dalla paura di usare le parole giuste. Possibile che quello che dica un pregiudicato che non puo ricoprire cariche pubbliche apra i giornali anche in quello che viene definito il giorno della liberazione...non bastano le condanne, il disvalore etico delle 'cene eleganti' e il ludibrio internazionale provocato - oggi ci vuole- dall'aver descritto il confino fascista come una vacanza? (Riproporre uso attivo del vocabolario nelle scuole e durante la lettura dei giornali
7) dall'uso sistematico di bugie. Possibile dire che il calo delle tasse è strutturale (Renzi) se vale solo per un anno e che la sanità non si tocca se si chiede alle regioni di tagliare la propria spesa, fatta essenzialmente di sanità (imporre l'uso della macchina della verità durante le conferenze stampa, renderlo obbligatorio nei talk show durante il periodo elettorale)
8) dal sistema di malaffare pervasivo che, nonostante la disattenzione dei media, sta riprendendo il sopravvento al Sud (verificare lista dei comuni sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata)
9) da una finanza inquinata, che si alimenta di tabelle sui rendimenti, dimenticando di aiutare l'economia reale. anche perche i soldi non fanno la felicità e il  rischio finanziario si scarica, sempre, sui soggetti più deboli. (Imporre che accanto allo schema informativo di ogni investimento speculativo ci sia anche l'analisi dei rischi per l'impatto umano!!!)
10)  dalla povertà di chi non può pensare al futuro perché si dibatte nel presente (ripensare ad un rilancio del welfare state e contemporaneamente punire chi ne approfitta per furbizia e opportunismi, dal permesso disabili per chi non lo è, alla retta ridotta per l'asilo nido che 'premia' chi evade)
11) da chi non paga le tasse non pensando che avvelena il pozzo in cui vive, rompendo un patto sociale alla base di una società democratica e libera (e per questo bisogna ripartire dalle scuole)
12) da chi non rispetta la 'ricchezza' che la differenze di genere, condizione, idee, età, razza garantiscono, pensando che il proprio micromondomsia sempre il migliore (ipotizzare progetto di legge che preveda 4 ore di servizi sociali l'anno per tutti)
13)da chi pensa che anche alimentare un blog possa servire a cambiare qualcosa (imporre limite orario all'uso dell'i-pad)

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