Le facce dietro al debito pubblico. Andamento e premier a confronto
Dal 1994, l’anno
che ha segnato l’avvio della cosiddetta ‘’Seconda Repubblica’’, il livello più
basso del debito pubblico e’ stato toccato nel 2007. Il governo era guidato da
Romano Prodi e al ministero dell’Economia era l’inflessibile Tommaso Padoa Schioppa:
riuscirono a piegare il debito fino a toccare il 103,1% del pil.
Ci si era avvicinati alla soglia del 100% del
Pil: un indicatore che, tradotto nel linguaggio di tutti i giorni, significava
che il debito Italiano, per la prima volta dal 1991, era finalmente sceso sotto
il valore della ‘’ricchezza’’ che il Paese era in grado di produrre in un
intero anno.
Dal 2007,
complice anche la crisi che in parte ha tagliato il Pil, si e’ interrotto il
percorso di riduzione che era iniziato nel 1994 con Ciampi. Nel 2008 i conti
hanno tenuto, ma il debito è salito al 105,8. Poi in tre anni, con Berlusconi
alla guida, si è risaliti al 120,1%, quindi – prima con Monti e poi con Letta –
il debito ha fatto un ulteriore balzo fino al 132,6% certificato dall’Istat per
il 2013.
ANNO GOVERNO
IN CARICA DEBITO/PIL
1990
Andreotti 95,2%
1991
Andreotti 98,6%
1992
Andreotti /Amato 105,5%
1993
Amato /Ciampi 115,6%
1994
Ciampi /Berlusconi 121,5%
1995
Dini 121,2%
1996
Dini /Prodi 120,6%
1997
Prodi 118,1%
1998
Prodi /D'Alema 114,9%
1999
D'Alema /D'Alema 113,7%
2000
D'Alema /Amato 109,2%
2001
Amato /Berlusconi 108,7%
2002
Berlusconi 105,5%
2003
Berlusconi 104,2%
2004
Berlusconi 103,8%
2005
Berlusconi /Berlusconi 105,9%
2006
Berlusconi /Prodi 106,9%
2007
Prodi 103,1%
2008 Prodi /Berlusconi 105,8%
2009
Berlusconi 116,1%
2010
Berlusconi 118,7%
2011
Berlusconi /Monti(1 mese) 120,1%
2012
Monti 127,0%
2013 Monti/Letta 132,6%
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