Tasi, telenovela senza fine. Il rinvio? Alla fine sarà ad ottobre



                                                                                                                      (foto presa da Internet)


    La telenovela della Tasi non è finita. Per i contribuenti alle prese con la nuova tassa il primo consiglio è: attendere ancora. Almeno fino a quando il decreto - forse giovedì - metterà nero su bianco le nuove norme.

     Gia' perchè il ''comunicato legge'' del ministero dell'Economia fornisce solo alcune indicazioni generiche, per rispondere alla pressione crescente dell'opinione pubblica e dei Comuni a ridosso delle elezioni europee e comunali (si vota in 4.000 comuni). La nota delle Finanze non ha però riportato  una data precisa. Si e' limitata a indicare il mese di settembre. Secondo alcune indiscrezioni, anche sul mese si sarebbe trattato fino all'ultimo minuto.

     Il risultato è che molto probabilmente l'appuntamento con la Tasi, nei Comuni che non hanno definito le aliquote, potrebbe slittare ancora. Fino ad ottobre.

      Presa dalla legge elettorale i politici sembrano aver scelto il girone dantesco degli ignavi. Una mancanza di volontà che certo nasconde ''sorprese'' per i cittadini. Perchè e' inutile dirlo: le mancante decisioni sono dovute alla volontà ferrea di non toccare una tassa ingombrante a ridosso di una scadenza elettorale.
 
       E il nuovo rinvio? Il ragionamento fatto è più o meno questo: gli amministratori dei 4.000 comuni appena eletti dovranno vedere i conti lasciati in eredita, stilare il bilancio entro luglio e poi decidere. Ce la faranno? Meglio dargli tempo fino a settembre e prevedere il pagamento a ottobre. In pratica pagheranno piuglio. Anche perchè sotto pressione sono anche i Caf: quelli della Cisl viaggiano a 80.000 appuntamenti al giorno. Tanto che - per diradare l'ingorgo fiscale - si comincia ad ipotizzare anche uno slittamento per la presentazione da parte dei Caf dei modelli 730, ora fissata a fine giugno.

     Volete una mini guida. Eccola, raccolta dall'Ansa.

  - DELIBERA SI, DELIBERA NO: Lo spartiacque che deciderà se il contribuente deve o non deve pagare a giugno la Tasi sarà la pubblicazione entro il 31 maggio della delibera sul sito del
ministero dell'Economia. La legge prevede anche che ci sia una decisione di giunta e l'approvazione del consiglio entro il 23 maggio, con la contestuale pubblicazione sul portale del federalismo fiscale. Se le nuove aliquote sono state pubblicate i cittadini dovranno pagare in base ai nuovi criteri già il 16
giugno, altrimenti si rinvia a settembre.

  - PRIMA CASA: Se il Comune ha già deliberato le aliquote non ci sono dubbi: il pagamento della Tasi andrà fatto entro il 16 giugno. In mancanza di delibera il pagamento slitta: in base
all'attuale normativa sarebbe stato fatto il 16 dicembre, con il decreto in arrivo, invece, questa data viene di fatto anticipata. Quando? A settembre, spiega il comunicato del Tesoro. Ma - secondo alcune indiscrezioni - c'e' il rischio che si vada ad ottobre. Consiglio: attendere il decreto.

   - SECONDA CASA: I proprietari di seconda casa dovranno comunque andare alla cassa il 16 giugno. Dovranno infatti pagare l'Imu: se non ci sono state modifiche si paga in base alle
aliquote del 2013, versando metà dell'imposta annua. Se il comune ha definito anche le modalità per la Tasi, si pagherà contestualmente anche questo tributo (ovviamente la prima rata, cioè metà del dovuto), altrimenti il versamento slitta alla data che sarà indicata dal decreto: settembre in base alle
indicazioni date dal Tesoro.

   - INQUILINI E LOCATARI: La Tasi, a differenza dell'Imu, la pagano anche gli inquilini. La legge prevede una quota tra il 10 e il 30% del totale a carico degli affittuari. Anche questa dovrà essere indicata dalle delibere comunali. Nel caso in cui la delibera è stata adottata anche gli inquilini dovranno pagare la loro quota a giugno (e i locatari sottrarla dall'importo loro dovuto). Altrimenti l'appuntamento slitta alla data che sarà indicata dal decreto.

Ecco la tabella dei comuni che hanno già deciso così come riportato dall'Ansa (fonte Ministero dell'Economia)
http://www.ansa.it/documents/1400604821405_TASI.pdf

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