10.000 pagine lette...l'informazione che sbuca dalle nuvole

     10.000 pagine lette. Un piccolo traguardo da festeggiare per un blog che nasce come spazio di libertà personale per sperimentare idee e linguaggi. Con un motto che rappresenta l'unico ampio limite che mi sono dato: ''Nella vita la leggerezza aiuta. La superficialità no''.

     Io mi sono divertito (anche se qualche volta ho fatto le ore piccolo per inseguire un'idea). E mi è servito per capire che, nella bulima informativa di oggi, l'esigenza che si avverte è quella di avere una
chiave di lettura, meglio se originale, di una realta diventata sempre più complessa.
    Per questo ad avere il maggior numero di click sono così stati i post che spiegavano il Pil e la recessione (eccolo), o quello sull'articolo 18 (Nella foto una copertina di Tex dedicata ad al 'totem misterioso' ) . Ho cercato di raccontare ciò che vedo dal mio osservatorio privilegiato di giornalista dell'Ansa, che talvolta non buca sui media tradizonali, o che magari arriva dopo. Così è accaduto con Renzi e la sua politica. Ho indicato - come doveroso - le cose che non vanno (gli ultimi sono  sul taglio dell'Irap  e sull' aspirina del Tfr in busta paga ) più di quelle che funzionano. Ho subito avvertito i possibili rischi di una leadership forte (Matteo chi? del 6 gennaio) e scelto prima del grande Scalfari la metafora del pifferaio di Hamelin (ma con una accezione meno negativa e più per criticare i seguaci emersi a frotte). Ma ho scritto anche di tasse e Draghi, messo in risalto qualche errore matematico di Brunetta e le carenze del sistema imprenditoriale italiano (un secchio bucato che, tranne alcune eccezioni, molto prende e poco da) e ho fatto qualche riflessione sulla polizia e Aldovrandi. Insomma, come si dice in gergo, ho cercato di stare sul pezzo.


     Ma i post che mi hanno divertito di più nella realizzazione sono quelli delle incursioni in campi diversi. Così quello sulla Sla (eccolo) nella quale parlo di una malattia terribile, fornisco link utili e parlo soprattutto di eutanasia. Oppure quello nel quale ho descritto il cambiamento multirazziale della ''spiaggia dei romani''(la Belleville de noantri). Mi sono poi dovuto inventare un modo per realizzare la ''lezione'' di Cernobbio che, con un gioco grafico, racconta come i top manager e vip non sono più oracoli ma scrocconi di pranzi(e che mi è stata raccontata davvero da un manager sulla bellissima terrazza di Villa d'Este. Da non perdere!!!). Ma tra le lezioni importanti c'e' anche quella della giocoliera al semaforo che fa un errore ma che non perde la capacità di sorridere (leggere per credere).

     Il Post che mi ha dato più soddisfazione e' la ''fenomenogia delle bozze di decreto'' (eccolo) nel quale indago il meccanismo perverso delle anticipazioni sulle norme che tanto fa impazzire il potere, che non riesce a gestirlo.  E non perchè un ufficio stampa l'ha girato ad un ministro per spiegargli i complessi meandri della comunicazione. Ma perche' - con grande gratificazione - l'ho trovato anche  in una tesina di una studentessa in giornalismo.

     Che aggiungere. Dalle illustrazioni avrete capito che mi piacciono le fiabe. Prometto di continuare ad avere la testa fra le nuvole ma anche di mantenere i piedi ben piantati in terra. E quindi le cose belle (magari anche un'aggiustatina grafica) sono ancora da venire...e la foto della montagna innevata che sbuca dalle nuvole non è scelta a caso.

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